Studio PMC https://www.studiomedicopmc.it/ La tua salute al centro Tue, 01 Sep 2020 16:39:52 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.9.4 SINTOMI E CURE PER LA CISTITE https://www.studiomedicopmc.it/sintomi-e-cure-per-la-cistite/ https://www.studiomedicopmc.it/sintomi-e-cure-per-la-cistite/#respond Sat, 08 Aug 2020 16:32:47 +0000 https://www.studiomedicopmc.it/?p=1881 Mali di stagione: la cistite Svegliarsi al mattino con una sensazione di peso al basso ventre, bruciore a fare pipì o comunque voglia di farla spesso, talvolta anche solo per poche gocce… Sono poche le donne che non hanno provato questi sintomi almeno una volta nella vita, e d’estate il problema è più [...]

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Mali di stagione: la cistite

Svegliarsi al mattino con una sensazione di peso al basso ventre, bruciore a fare pipì o comunque voglia di farla spesso, talvolta anche solo per poche gocce… Sono poche le donne che non hanno provato questi sintomi almeno una volta nella vita, e d’estate il problema è più frequente.

Stiamo parlando della cistite, che sta per infiammazione della vescica causata da qualche battere generalmente proveniente dal nostro stesso intestino. L’urina in vescica è solitamente sterile (cioè senza batteri) ma l’uretra (il tubicino che porta l’urina dalla vescica all’esterno) specie nella donna è piuttosto corta e non è difficile che lasci risalire i batteri, soprattutto in presenza di alcuni fattori predisponenti.

Questi sono innanzitutto la non sufficiente idratazione (è fondamentale bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno, e in estate è bene raggiungere i 2 litri), il disordine della flora batterica intestinale (importanti alimentazione e assunzione di appropriate quantità di frutta e verdura), errate abitudini igieniche e di abbigliamento (impiego di biancheria sintetica, costumi bagnati, salvaslip…) e magari incrementata attività sessuale (fondamentale ricordarsi di fare pipì prima e dopo il rapporto….).

Una volta arrivato e raggiunta una concentrazione sufficiente, il battere (quello più spesso coinvolto si chiama Escherichia coli, e come dice il nome ha il suo habitat naturale nel tratto dell’intestino chiamato colon) riesce a dare segno di sé (i sintomi di cui abbiamo parlato prima), e per cercare di non farsi “trascinare via” dal flusso dell’urina si ancora con dei “piccoli uncini” alla parete vescicale, causandone l’irritazione.

La terapia usata più spesso per risolvere la cistite prevede l’assunzione di antibiotici o disinfettanti urinari, ma è evidente che la loro azione non è limitata al solo battere responsabile in quel momento del problema. Ogni assunzione di un antibiotico va a disturbare l’insieme della flora batterica che risiede nel nostro intestino (e nella nostra vagina…), ed è un potenziale incremento di rischio per un prossimo episodio. È pertanto fondamentale integrare con probiotici o fermenti lattici (cioè “batteri buoni” che competono con quelli patogeni) e approfittare di “antibatterici naturali”, i più importanti dei quali – in questa regione corporea – sono il mirtillo rosso e il D-mannosio. Quest’ultimo, in particolare, ha dimostrato notevole efficacia, e rappresenta uno zucchero che raggiunge la vescica in elevata concentrazione senza venire assorbito dal tratto digerente e svolge una vera e propria “azione di distacco” sui batteri aggrappati alla parete vescicale.

Conoscere meccanismo di azione e fattori predisponenti e pro e con dei diversi trattamenti può certamente aiutarci a risolvere un fastidioso episodio, ma soprattutto a tener lontana la forma meno frequente ma estremamente fastidiosa rappresentata dalla cistite ricorrente (cioè episodi che si manifestano con frequenza, magari dopo ogni rapporto o un bicchiere di vino bianco). Come sempre, siamo noi i migliori artefici della nostra salute….

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LASER VAGINALE V-LASE: TRATTAMENTO PER IL BENESSERE DELLE DONNE IN MENOPAUSA https://www.studiomedicopmc.it/laser-vaginale-v-lase-trattamento-per-il-benessere-delle-donne-in-menopausa/ https://www.studiomedicopmc.it/laser-vaginale-v-lase-trattamento-per-il-benessere-delle-donne-in-menopausa/#respond Thu, 16 Jul 2020 08:46:10 +0000 https://www.studiomedicopmc.it/?p=1877 Il trattamento Laser per il ringiovanimento graduale della mucosa vaginale La tecnologia V-LASE® con laser CO2 frazionato non ablativo consente il trattamento veloce e indolore per il benessere delle donne in post-menopausa e in tutte le situazioni di riduzione degli estrogeni. La foto-ristrutturazione vaginale aiuta le donne che soffrono di Atrofia Vulvo Vaginale (AVV), incontinenza [...]

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Il trattamento Laser per il ringiovanimento graduale della mucosa vaginale

La tecnologia V-LASE® con laser CO2 frazionato non ablativo consente il trattamento veloce e indolore per il benessere delle donne in post-menopausa e in tutte le situazioni di riduzione degli estrogeni.

La foto-ristrutturazione vaginale aiuta le donne che soffrono di Atrofia Vulvo Vaginale (AVV), incontinenza urinaria da sforzo, secchezza vaginale, irritazione ed infiammazione, bruciore e dolore durante i rapporti sessuali, scarsa elasticità della mucosa vaginale.

Il trattamento V-Lase® sfrutta gli effetti benefici del laser CO2 per indurre un ringiovanimento graduale della mucosa vaginale con un effetto terapeutico.

Vengono infatti stimolate la vascolarizzazione, l’attività fibroblastica e la formazione di nuovo collagene, senza danni della mucosa o termici.

Rappresenta oggi il trattamento non invasivo più sicuro e delicato possibile che, senza i possibili effetti collaterali delle terapie farmacologiche, corregge in modo indolore la riduzione di volume della mucosa, la rimodella e ne ripristina l’idratazione e l’elasticità.

I vantaggi del trattamento:

  • Trattamento ambulatoriale indolore di circa 15 minuti
  • Sicuro e semplice
  • Rapido recupero ed immediato ritorno alle proprie attività
  • Non richiede anestesia o terapia di supporto

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Idrocolonterapia https://www.studiomedicopmc.it/idrocolonterapia/ https://www.studiomedicopmc.it/idrocolonterapia/#respond Fri, 12 Jun 2020 12:10:49 +0000 https://www.studiomedicopmc.it/?p=1843 Idrocolonterapia: puliti dentro si vede fuori L'intestino: il "secondo cervello" L'intestino ha un ruolo fondamentale nella nostra vita: ci permette di assimilare selettivamente i nutrienti dal cibo, eliminare le sostanze nocive, creare una barriera nei confronti di batteri e virus. la serotonina (il cosiddetto "ormone del benessere") viene prodotta per il 95% proprio dalle [...]

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Idrocolonterapia: puliti dentro si vede fuori

L’intestino: il “secondo cervello”

L’intestino ha un ruolo fondamentale nella nostra vita: ci permette di assimilare selettivamente i nutrienti dal cibo, eliminare le sostanze nocive, creare una barriera nei confronti di batteri e virus. la serotonina (il cosiddetto “ormone del benessere”) viene prodotta per il 95% proprio dalle cellule intestinali.

Cos’è l’Idrocolonterapia?

È una procedura che permette di pulire a fondo l’intestino migliorandone la regolarità, l’azione della flora batterica ed il rafforzamento del sistema immunitario. È efficace in un’ampio numero di disturbi o patologie, o anche solo per migliorare il nostro benessere, che è estremamente correlato alla salute del nostro intestino.

Come si fa?

È una tecnica poco invasiva, assolutamente indolore, che consiste in un vero e proprio “lavaggio” dell’intero intestino crasso, e non solo dell’ampolla rettale. Una piccola cannula a due vie, in cui passa acqua depurata a temperatura e flusso controllati, viene delicatamente introdotta nel retto e impiegata per rimuovere scorie e residui fecali. Già dalla prima seduta si ottiene 1’80% dei benefici attesi, e con massimo 2/3 sedute in sei mesi si raggiunge lo stato di “benessere intestinale” desiderato.

Quali le indicazioni?

Report e pubblicazioni scientifiche hanno dimostrato l’efficacia dell’idrocolonterapia nei seguenti ambiti:
• STITICHEZZA • DIARREA • DISBIOSI INTESTINALE • METEORISMO • COLON IRRITABILE • EMORROIDI • CANDIDOS1 INTESTINALE • DIVERTICOLOSI • PREPARAZIONE DEL COLON PRIMA DI COLONSCOPIA, ESAMI RADIOLOGICI ED INTERVENTI CHIRURGICI • CANDIDOSI VAGINALI RECIDIVANTI • CISTITI RECIDIVANTI • INSONNIA • CEFALEA • ACNE E DERMATITI • DEFICIT IMMUNITARI • INTOLLERANZE ALIMENTARI • PROSTATITE CRONICA

L’intestino: il “secondo cervello”

L’intestino ha un ruolo fondamentale nella nostra vita: ci permette di assimilare selettivamente i nutrienti dal cibo, eliminare le sostanze nocive, creare una barriera nei confronti di batteri e virus. la serotonina (il cosiddetto “ormone del benessere”) viene prodotta per il 95% proprio dalle cellule intestinali.

Cos’è l’Idrocolonterapia?

È una procedura che permette di pulire a fondo l’intestino migliorandone la regolarità, l’azione della flora batterica ed il rafforzamento del sistema immunitario. È efficace in un’ampio numero di disturbi o patologie, o anche solo per migliorare il nostro benessere, che è estremamente correlato alla salute del nostro intestino.

Come si fa?

È una tecnica poco invasiva, assolutamente indolore, che consiste in un vero e proprio “lavaggio” dell’intero intestino crasso, e non solo dell’ampolla rettale. Una piccola cannula a due vie, in cui passa acqua depurata a temperatura e flusso controllati, viene delicatamente introdotta nel retto e impiegata per rimuovere scorie e residui fecali. Già dalla prima seduta si ottiene 1’80% dei benefici attesi, e con massimo 2/3 sedute in sei mesi si raggiunge lo stato di “benessere intestinale” desiderato.

Quali le indicazioni?

Report e pubblicazioni scientifiche hanno dimostrato l’efficacia dell’idrocolonterapia nei seguenti ambiti:
• STITICHEZZA • DIARREA • DISBIOSI INTESTINALE • METEORISMO • COLON IRRITABILE • EMORROIDI • CANDIDOS1 INTESTINALE • DIVERTICOLOSI • PREPARAZIONE DEL COLON PRIMA DI COLONSCOPIA, ESAMI RADIOLOGICI ED INTERVENTI CHIRURGICI • CANDIDOSI VAGINALI RECIDIVANTI • CISTITI RECIDIVANTI • INSONNIA • CEFALEA • ACNE E DERMATITI • DEFICIT IMMUNITARI • INTOLLERANZE ALIMENTARI • PROSTATITE CRONICA

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Cos’è la sindrome della capanna? https://www.studiomedicopmc.it/cose-la-sindrome-della-capanna/ https://www.studiomedicopmc.it/cose-la-sindrome-della-capanna/#respond Mon, 08 Jun 2020 10:44:53 +0000 https://www.studiomedicopmc.it/?p=1832 Si tratta di una terapia manuale, complementare alla medicina classica, incentrata sulla salute della persona piuttosto che sulla malattia Sindrome della capanna: paura di uscire, insicurezza, ansia. Il ritorno alla "normalità" dopo la quarantena spaventa molti bambini (ma anche parecchi adulti). I rimedi e i consigli della psicologa per affrontare quella che potrebbe diventare una vera [...]

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Si tratta di una terapia manuale, complementare alla medicina classica, incentrata sulla salute della persona piuttosto che sulla malattia

Sindrome della capanna: paura di uscire, insicurezza, ansia.

Il ritorno alla “normalità” dopo la quarantena spaventa molti bambini (ma anche parecchi adulti). I rimedi e i consigli della psicologa per affrontare quella che potrebbe diventare una vera e propria emergenza sociale

È dall’inizio della Fase 2 che se ne sente parlare e forse, prima ancora, pur senza sapere come chiamarla, in molti hanno percepito una sensazione più o meno intensa e invasiva di agitazione o fastidio all’idea di poter/dover ricominciare ad uscire. Una sorta di paura a lasciarsi alle spalle la quarantena e tornare (più o meno) alle normali attività della vita prima del Coronavirus. Un vero e proprio disturbo che va sotto il nome di Sindrome della capanna, o del prigioniero.

Che cos’è la Sindrome della capanna (o del prigioniero)?

La chiamano “Sindrome della capanna” perché deriva dalla sensazione di sicurezza che arriva dal restare rintanati nel proprio rifugio, quello nel quale ci si sente protetti e dove si è imparato, in queste settimane, a stabilire nuovi ritmi di vita, nuove consuetudini che – se anche inizialmente sono risultati imposti e faticosi – ora, a oltre due mesi di distanza, appaiono anche nei loro risvolti piacevoli e funzionali.

Del resto la nostra mente impiega circa 21 giorni a strutturare delle abitudini e quindi lo stile di vita dettato dalla quarantena è, di fatto, divenuto automatico e in quanto tale quello che richiede il minor dispendio di energie di adattamento. 

Come si manifesta e quali sono le cause della Sindrome della capanna?

Ma non è solo resistenza al cambiamento. C’è la paura, più o meno razionale, di un virus che è ancora lontano dall’essere debellato e la fatica di confrontarsi con un mondo diverso da quello conosciuto, fatto di persone da tenere a distanza (e che quindi, inconsciamente, sono percepite come potenzialmente pericolose), di cui incrociamo solamente gli occhi perché il resto del viso è coperto da una mascherina; fatto di negozi semi-chiusi, di bar dove non ci si può più intrattenere al bancone per bere un caffè e fare due chiacchiere…

Quando la Sindrome della capanna riguarda i più piccoli

Finché si è dentro casa è un mondo che si può solo immaginare, ma uscendo diventa la realtà con cui si deve fare i conti. Per i genitori la preoccupazione raddoppia, perché alla tutela personale si somma quella dei propri figli, rispetto ai quali si apre il forte dilemma di dove porre il confine tra il bisogno di relazione (ma anche di tornare a una più sana vita all’aria aperta) e il diritto alla salute.

Dopo mesi in cui le regole rispetto all’utilizzo dei device sono state completamente ribaltate (prima si invitavano i ragazzi a non trascorrere troppo tempo di fronte allo schermo e poi si sono obbligati a vivere su tablet e pc qualsiasi attività ludica o formativa) ora bisogna comprendere quanto diventi difficile anche per loro ritornare al contatto umano con gli amici, contatto che peraltro non può essere tale fino in fondo, essendo vietati i raggruppamenti e pertanto anche le uscite in compagnia al parchetto per tirare quattro calci al pallone…

Bambini e adolescenti: il rientro alla vita “normale” cambia a seconda dell’età

E in questo senso il quadro attuale vede delinearsi una differenza significativa tra i bambini e gli adolescenti. Questi ultimi già predisposti, per caratteristiche legate alla fase evolutiva del ciclo di vita, all’“evasione”, al mettere delle distanze tra sé e gli adulti di riferimento, tendono a riappropriarsi della loro libertà, anche – molto spesso – reinterpretando le regole a propria discrezione e a proprio vantaggio. Si vedono pertanto in giro gruppetti di ragazzini che non mantengono le distanze necessarie, che utilizzano le mascherine in modo incongruo, che si passano sigarette e lattine.

Un po’ protetti da quel senso di onnipotenza tipico dell’adolescenza, un po’ dalla consapevolezza mutuata da notizie ascoltate qui e là (ma soprattutto mutuate da pagine Instagram) secondo cui per i minorenni il virus non sarebbe pericoloso (senza considerare come lo diventi dal punto di vista della trasmissione del contagio).

I bambini più piccoli sembra che invece stiano facendo più fatica a lasciare il nido, a tornare a fidarsi di un mondo di adulti “mascherati”, soprattutto dopo aver beneficiato, come mai prima d’ora, per tante settimane consecutive, della presenza dei genitori a casa, dell’attenzione privilegiata di cui naturalmente sono stati oggetto, di tempi più lunghi di gioco e di concessioni più morbide in famiglia. Elementi che per la popolazione infantile hanno tutta l’aria di essere insomma vantaggi per nulla trascurabili.

Peraltro non va mai dimenticato quanto, per i bambini più piccoli, sia importante lo stato emotivo del genitore. Esemplare in questo senso risulta l’esperienza dell’inserimento all’asilo: al di là di ciò che una madre può dire al piccolo, lui reagirà con fiducia e curiosità al nuovo posto se percepirà la tranquillità della mamma, ma parimenti sarà il primo a cogliere i segnali di ansia (anche abilmente celati) del genitore tramutandoli in crisi di pianto e angoscia.

I rimedi e come aiutare i ragazzi a superare la Sindrome della Capanna

Per la fase 2 vale la stessa regola: gli adulti potranno spiegare ciò che sta avvenendo (ed è sempre importante che lo facciano, adattando le parole e la complessità del discorso alle capacità di apprendimento dei bambini), potranno illustrare cosa si può e cosa non si può fare in questo momento (e su questo può risultare molto pericoloso concedere deroghe), ma – come sempre – ciò che avrà il peso maggiore sarà l’atteggiamento con cui i grandi affronteranno la riapertura; sarà il loro comportamento il modello di riferimento. Così i bambini si riapprocceranno al mondo fuori con paura se percepiranno l’ansia dei genitori, con irresponsabilità se noteranno comportamenti superficiali e disattenti alle regole e alle limitazioni imposte.

Come in molti altri ambiti, anche qui, la cosa migliore da fare per aiutare i bambini a vivere il più serenamente possibile questo passaggio, è mantenere un atteggiamento coerente, aperto alla comunicazione e a dare spiegazioni per rendere chiaro non solo quali siano i paletti entro cui stare, ma anche per quali ragioni è bene attenervisi.

E poi, soprattutto davanti ai più timorosi, l’atteggiamento più opportuno per accompagnarli nella fase 2 può essere quello dei “piccoli passi”. Inutile programmare il tour dei negozi e dei parchi, meglio un piccolo giretto o l’incontro con un amico per un gelato insieme, così che si facciano delle piccole esperienze positive che vadano a rinforzare la sicurezza in se stessi e a mitigare i fantasmi della nuova “normalità”.

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Cos’è l’osteopatia? https://www.studiomedicopmc.it/cose-losteopatia/ https://www.studiomedicopmc.it/cose-losteopatia/#respond Fri, 05 Jun 2020 07:48:32 +0000 https://www.studiomedicopmc.it/?p=1829 Cos'è l'osteopatia? Si tratta di una terapia manuale, complementare alla medicina classica, incentrata sulla salute della persona piuttosto che sulla malattia Dal 2007 l'osteopatia è definita dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) come una professione sanitaria di contatto primario con competenze di diagnosi, gestione e trattamento di diverse condizioni cliniche, entrando a pieno titolo nel concetto [...]

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Cos’è l’osteopatia?

Si tratta di una terapia manuale, complementare alla medicina classica, incentrata sulla salute della persona piuttosto che sulla malattia

Dal 2007 l’osteopatia è definita dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) come una professione sanitaria di contatto primario con competenze di diagnosi, gestione e trattamento di diverse condizioni cliniche, entrando a pieno titolo nel concetto di cura della salute, supportato da conoscenze scientifiche; indirizzata a tutti,  dal neonato all’anziano. È una medicina complementare che si avvale della collaborazione di altre figure professionali per ottenere un miglioramento del quadro di salute generale del paziente.

Si tratta di un metodo terapeutico esclusivamente manuale che individua e tratta restrizioni di mobilità e/o motilità di diverse componenti anatomiche, siano esse articolari, ossee, muscolari, legamentose, fasciali, viscerali.

L’osteopatia abbraccia il concetto di unità della struttura (anatomia) e della funzione (fisiologia) dell’individuo.
L’osteopatia in Italia è una professione sanitaria (individuata ufficialmente nella legge 3/2018) basata su un approccio integrato e complementare alla medicina tradizionale. La legge è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, i decreti attuativi sono ancora in fase di scrittura.

PERCHÉ RIVOLGERSI ALL’OSTEOPATA

L’Osteopatia si occupa di eliminare o quantomeno migliorare quei fastidi che alterano la qualità della vita. Essendo una medicina complementare, a volte si avvale di una terapia medica parallela. Molto spesso non ci rendiamo conto di quanto alcuni sintomi possano essere correlati, questa valutazione è propria della visione osteopatica e della sua interpretazione posturale. Tramite un’attenta valutazione osteopatica si effettuano alcuni test per esaminare l’idoneità del paziente. Alcuni dei più frequenti motivi del consulto possono essere:

* dolori articolari e muscolari
* cervicalgie, dorsalgie, lombalgie, sacralgie e coccigodinie
* sciatalgie, cruralgie e brachialgie
* cefalee ed emicranie
* insonnia
* ansia e stress
* disturbi ginecologici
* disturbi della digestione
* disturbi respiratori
* disturbi dell’apparato odontostomatognatico (serratori e digrignatori, click mandibolari)

A prescindere dalla presenza o meno di dolore è  consigliata una valutazione funzionale osteopatica per iniziare una reale ed efficace prevenzione fin da giovane età.

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Rimedi per la pancia gonfia https://www.studiomedicopmc.it/rimedi-per-la-pancia-gonfia/ https://www.studiomedicopmc.it/rimedi-per-la-pancia-gonfia/#respond Wed, 03 Jun 2020 07:27:02 +0000 https://www.studiomedicopmc.it/?p=1824 Gonfiore Addominale: Cause e Rimedi per la Pancia Gonfia La “pancia gonfia” Alzi la mano chi non si lamenta almeno una volta alla settimana di “avere la pancia gonfia”. L’eccesso di fermentazione gastrica ed intestinale, insieme al vero e proprio accumulo di aria introdotta dall’esterno, è un problema che riguarda moltissimi di noi, [...]

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Gonfiore Addominale: Cause e Rimedi per la Pancia Gonfia

La “pancia gonfia”
Alzi la mano chi non si lamenta almeno una volta alla settimana di “avere la pancia gonfia”.

L’eccesso di fermentazione gastrica ed intestinale, insieme al vero e proprio accumulo di aria introdotta dall’esterno, è un problema che riguarda moltissimi di noi, ed in particolare le giovani donne. Le cause più frequenti sono da ricercarsi in una alimentazione sbilanciata e nell’abitudine a mangiare velocemente, abusando di alimenti confezionati e prodotti industrialmente. L’abuso di bevande gassate ed il fumo complicano evidentemente la situazione.

Colon Irritabile
In una discreta percentuale dei casi più severi, tuttavia, il sintomo “pancia gonfia” è correlato a sindrome del colon irritabile o a dispepsia funzionale (cioè una vera e propria difficoltà digestiva on associata a patologia specifica), e questo spiega perché molte volte l’approccio terapeutico verso il “fastidio gonfiore” si sovrappone al vero e proprio tentativo di alleviare questi due disturbi più complessi.

Dieta Low Fodmap
Uno degli interventi più importanti dal punto di vista nutrizionale è la cosiddetta dieta Low Fodmap, (acronimo che sta per “Fermentable Oligosaccharides, Disaccharides, Monosaccharides and Polyols”). I “Fodmap” sono zuccheri (carboidrati) a catena corta assorbiti in modo incompleto nel tratto gastro-intestinale, capaci di favorire i processi digestivi fermentativi. Alimenti particolarmente ricchi di Fodmap sono: derivati del grano e della segale, cous-cous, latte e formaggi freschi, frutta (in particolare mango, pera, cocomero, ciliegie, albicocche, datteri e fichi), miele, cioccolato, verdure cotte a foglia larga, asparagi, broccoli, finocchi, legumi, peperoni e funghi.

L’approccio dietetico consiste nell’eliminare quasi completamente tali alimenti per un limitato periodo di tempo salvo poi gradualmente reintrodurre i vari alimenti, che essendo spesso ricchi di fibre hanno anche beneficio nel regolare transito intestinale e nella modulazione della corretta flora batterica intestinale.

Scelte nutrizionali delicate, quindi, da prendere seguendo indicazioni di esperti capaci di personalizzare al massimo le giuste regole per ciascuno di noi….

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Gravidanza in tempi di Covid-19 https://www.studiomedicopmc.it/gravidanza-in-tempi-di-covid-19/ https://www.studiomedicopmc.it/gravidanza-in-tempi-di-covid-19/#respond Sat, 16 May 2020 08:33:27 +0000 https://www.studiomedicopmc.com/?p=1763 Gravidanza serena in tempi di Covid-19 EMERGENZA Covid-19 sta impattando profondamente la vita di tutti noi. Chi è in gravidanza e chi si prepara a partorire a breve ha però particolari motivi di preoccupazione o dubbi. Le procedure di distanziamento sociale vanno ad impattare sia l’accesso all’ospedale che la presenza e la vicinanza [...]

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Gravidanza serena in tempi di Covid-19

EMERGENZA Covid-19 sta impattando profondamente la vita di tutti noi.
Chi è in gravidanza e chi si prepara a partorire a breve ha però particolari motivi di preoccupazione o dubbi. Le procedure di distanziamento sociale vanno ad impattare sia l’accesso all’ospedale che la presenza e la vicinanza del partner nel momento della nascita.
La SIGO (Società Italiana di Ginecologia) e l’AOGOI (Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani) hanno in questi giorni diffuso un poster informativo – disponibile in diverse lingue – finalizzato a rispondere ad alcune delle più frequenti domande che si pongono le donne gravide. L’infografica è suddivisa in tre sezioni: la prima dedicata alla protezione dall’infezione quando si è incinte, la seconda alle donne gravide che sono risultate positive al Covid-19 e la terza alle neo mamme e all’allattamento.

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Gli pseudocereali nell’alimentazione https://www.studiomedicopmc.it/gli-pseudocereali-nellalimentazione/ https://www.studiomedicopmc.it/gli-pseudocereali-nellalimentazione/#respond Sat, 16 May 2020 08:04:18 +0000 https://www.studiomedicopmc.com/?p=1761 Alimentarsi con gli pseudocereali L’interesse nei confronti degli pseudocereali è nato alcuni anni fa per la ricerca di tutte le possibili alternative ai cibi contenenti glutine. Tra i più importanti e noti alimenti che vanno sotto il nome di pseudocereali ricordiamo: il Grano Saraceno, l’Amaranto e la Quinoa. A differenza dei cereali gli [...]

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Alimentarsi con gli pseudocereali

L’interesse nei confronti degli pseudocereali è nato alcuni anni fa per la ricerca di tutte le possibili alternative ai cibi contenenti glutine. Tra i più importanti e noti alimenti che vanno sotto il nome di pseudocereali ricordiamo: il Grano Saraceno, l’Amaranto e la Quinoa.
A differenza dei cereali gli pseudocereali non contengono glutine e quindi trovano largo utilizzo nei soggetti celiaci o in quelli che presentano una maggiore sensibilità al glutine..
L’alto potere nutrizionale degli pseudocereali li rende idonei per l’alimentazione dei bambini, delle donne in gravidanza ed allattamento e nei casi di denutrizione cronica.
Negli anni ’80 la FAO ha considerato l’amaranto come il migliore alimento al mondo e lo ha selezionato, insieme alla quinoa, come coltivazione del terzio millennio.
E tu lo sapevi?

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Come riconosco la cellulite? https://www.studiomedicopmc.it/come-riconosco-la-cellulite/ https://www.studiomedicopmc.it/come-riconosco-la-cellulite/#respond Sat, 16 May 2020 08:00:25 +0000 https://www.studiomedicopmc.com/?p=1778 Come riconoscere la cellulite Cellulite 1^ stadio: è la più facile da combattere. I suoi primi segnali sono pesantezza alle gambe con tendenza al gonfiore e formazione di segni quando su di esse si esercita una pressione con le dita ( fovea) Cellulite 2^stadio: tende a peggiorare con uno scorretto stile di vita [...]

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Come riconoscere la cellulite

Cellulite 1^ stadio: è la più facile da combattere. I suoi primi segnali sono pesantezza alle gambe con tendenza al gonfiore e formazione di segni quando su di esse si esercita una pressione con le dita ( fovea)
Cellulite 2^stadio:
tende a peggiorare con uno scorretto stile di vita . La pelle mostra un aspetto rugoso con piccole fossette ed è fredda al tatto nelle zone critiche.
Cellulite 3^stadio:è una cellulite diffusa . La pelle a materasso fa male al tatto.

E tu sai riconoscere la tua cellulite?

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Le differenze tra nutrizione e alimentazione https://www.studiomedicopmc.it/le-differenze-tra-nutrizione-e-alimentazione/ https://www.studiomedicopmc.it/le-differenze-tra-nutrizione-e-alimentazione/#respond Sat, 16 May 2020 07:45:24 +0000 https://www.studiomedicopmc.com/?p=1777 Nutrizione e Alimentazione... non è la stessa cosa! La Nutrizione, nell’immaginario collettivo, è un tema che molto spesso viene frainteso con l’Alimentazione. Il mio compito sarà ben diverso e ben distante da uno sterile conteggio calorico; è sempre stato un mio obiettivo, infatti, osservare e studiare l’organismo nella sua integrità dando importanza alle [...]

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Nutrizione e Alimentazione… non è la stessa cosa!

La Nutrizione, nell’immaginario collettivo, è un tema che molto spesso viene frainteso con l’Alimentazione. Il mio compito sarà ben diverso e ben distante da uno sterile conteggio calorico; è sempre stato un mio obiettivo, infatti, osservare e studiare l’organismo nella sua integrità dando importanza alle interazioni che l’individuo assume con l’ambiente circostante nella sua totalità. L’uomo, ma in generale tutti gli organismi viventi, interagisce con ciò che lo circonda e senza accorgersene ne viene condizionato non solo da un punto di vista selettivo / adattativo ma anche comportamentale. Quindi non considerare questo, vuol dire a mio parere, non occuparsi di nutrizione ma solo di alimentazione. Per questo motivo seguite la pagina @studiomedicopmc troverete tanti consigli per una corretta nutrizione.
Dott. Roberto Zicari

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